RITRATTO
Michele Gordigiani (Firenze 1835 – 1909)
Dipinto ad olio su tela siglato in basso a sinistra
Dimensioni tela: 40x50cm dimensioni cornice: 75x65cm
Firenze, 29 Maggio 1835 - Firenze, 7 Ottobre 1909
Nasce da una famiglia agiata a Firenze, dove giovanissimo si forma con lo scultore Lorenzo Bartolini, col pittore Luigi Mussini (dal 1845) e infine all’Accademia di Belle Arti con Giuseppe Bezzuoli (dal 1850). Sviluppa fin da ora la sua predisposizione al ritratto, sulla quale baserà la sua carriera. Con due ritratti esordisce nel 1854 all’Esposizione delle Belle Arti in Firenze. Dall’anno successivo frequenta il Caffè Michelangiolo, stringe amicizia con i futuri “macchiaioli” ai quali rimarrà sempre legato, pur senza condividere la pittura per “macchie”. Di questo periodo, Autoritratto (1856, Firenze, Galleria degli Uffizi) e Ritratto di Cesare Bartolena (1858), qui in Museo, mostrano già l’attenzione alla resa delle fisionomie e dei dettagli. La vittoria al Concorso Ricasoli del 1859 e i Ritratti di Camillo Benso di Cavour (1860) e di Vittorio Emanuele II (1861) (entrambi Torino, Museo Nazionale del Risorgimento), quest’ultimo esposto alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861, ne decretano il successo come ritrattista ufficiale. Da questo momento lavora in Italia e all’estero per immortalare regnanti, nobili (come i tre Ritratto della Contessa Bastogi del 1895 in Museo), borghesi, letterati che ne apprezzano la capacità di cogliere i lineamenti e nobilitarli, la grande perizia nell’uso del disegno e del colore e nella resa di stoffe e gioielli. Espone in Italia, ma soprattutto all’estero, ad esempio alle Esposizioni Universali di Vienna (1873) Parigi (1878, 1889), Anversa (1885). Muore all’età di 74 anni.
RITRATTO
Michele Gordigiani (Firenze 1835 – 1909)
Dipinto ad olio su tela siglato in basso a sinistra
Dimensioni tela: 40x50cm dimensioni cornice: 75x65cm
Firenze, 29 Maggio 1835 - Firenze, 7 Ottobre 1909
Nasce da una famiglia agiata a Firenze, dove giovanissimo si forma con lo scultore Lorenzo Bartolini, col pittore Luigi Mussini (dal 1845) e infine all’Accademia di Belle Arti con Giuseppe Bezzuoli (dal 1850). Sviluppa fin da ora la sua predisposizione al ritratto, sulla quale baserà la sua carriera. Con due ritratti esordisce nel 1854 all’Esposizione delle Belle Arti in Firenze. Dall’anno successivo frequenta il Caffè Michelangiolo, stringe amicizia con i futuri “macchiaioli” ai quali rimarrà sempre legato, pur senza condividere la pittura per “macchie”. Di questo periodo, Autoritratto (1856, Firenze, Galleria degli Uffizi) e Ritratto di Cesare Bartolena (1858), qui in Museo, mostrano già l’attenzione alla resa delle fisionomie e dei dettagli. La vittoria al Concorso Ricasoli del 1859 e i Ritratti di Camillo Benso di Cavour (1860) e di Vittorio Emanuele II (1861) (entrambi Torino, Museo Nazionale del Risorgimento), quest’ultimo esposto alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861, ne decretano il successo come ritrattista ufficiale. Da questo momento lavora in Italia e all’estero per immortalare regnanti, nobili (come i tre Ritratto della Contessa Bastogi del 1895 in Museo), borghesi, letterati che ne apprezzano la capacità di cogliere i lineamenti e nobilitarli, la grande perizia nell’uso del disegno e del colore e nella resa di stoffe e gioielli. Espone in Italia, ma soprattutto all’estero, ad esempio alle Esposizioni Universali di Vienna (1873) Parigi (1878, 1889), Anversa (1885). Muore all’età di 74 anni.